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Il nome deriva probabilmente da una località di ritrovamento,
l'isola di Zeberget nel Mar Rosso, chiamata in precedenza Topazos.
Raramente i colori del topazio sono decisi: il più frequente è
il giallo con una sfumatura rossastra, il più pregiato è quello
rosa. A causa della facile sfaldatura non si devono eseguire
prove per la determinazione della durezza, inoltre si deve tenere
conto di questa tendenza nella fase di taglio. Il topazio è
sensibile all'acido solforico.
I principali produttori attuali sono: Brasile, Esperito Santo,
Sri Lanka, Birmania, URSS. Topazi azzurri si trovano in Irlanda
del Nord, Scozia, Cornovaglia.
Sono noti cristalli di topazio che pesano parecchi chilogrammi.
La Smithsonian Institution di Washington possiede topazi tagliati
che pesano alcune migliaia di carati. Le pietre colorate vengono
tagliate a gradini o a forbice. quelle incolori a brillante. I
topazi con molte inclusioni vengono tagliati a cabochon. Esiste
possibilità di confusione con molte pietre: Acquamarina, berillo, quarzo
citrino, Diamante, Rubino, corindone, tormalina,
Zircone.
Il Braganza, una famosa pietra di 1640 ct. che si trova nella Corona portoghese, è un topazio incolore, e non un diamante, come invece si ritenne per molto tempo. L'identificazione del trattamento termico a cui possono essere stati sottoposti i topazi per la modificazione del colore è difficile: topazi giallastri diventano rosa, incolori o azzurri. Spesso le varietà di quarzo citrino naturale e quello derivato da trattamento termico dell'ametista ricevono l'ingannevole denominazione di topazio aureo o topazio madera: è per ristabilire la necessaria chiarezza che il topazio viene anche chiamato topazio nobile. Attualmente è di moda trattare i topazi incolori in acceleratori di elettroni per ottenere pietre di colore blu intenso finora mai trovate in natura.
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